Scenario remoto ma decisivo nei "Promessi sposi", la guerra di successione del ducato di Mantova (1628-1630) è riscoperta nella prima opera «tutta d’invenzione» di Maria Bellonci, "Delitto di Stato" (1972-1981). Cambia la prospettiva, interna alla città assediata, e cambiano i «rapporti di forza» (Calvino, 1973) che muovono la narrazione: il potere in ascesa dei moderni Stati Nazionali (impegnati nella Guerra dei Trent’anni) e il potere fatiscente dell’esausta Signoria dei Gonzaga, svuotata del suo rilievo politico, inerme di fronte alle ambizioni straniere, fantoccio che si perpetua nell’iconologia dei suoi passati splendori. Su tutto e contro tutto agisce la forza della determinazione individuale: il Conte Striggi, emblema delle virtù spirituali e civili del cortigiano, difende la ragione di Stato oltre ogni scrupolo morale e rifiuta l’irrilevanza dell’istituzione che serve. Affermando una fede assoluta in quell’ideale di dignità, di intelligenza e di grazia che il potere signorile aveva lungamente espresso, il personaggio si oppone con la sola volontà alla sentenza della Storia, mentre la sua «verità umana» coincide tragicamente con la conservazione stessa di quel potere.

"Delitto di Stato" di Maria Bellonci. «Il romanzo dei rapporti di forza» / Rubini, Francesca. - (2023), pp. 111-118. (Intervento presentato al convegno Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. XXII Convegno Internazionale della MOD (Società per lo Studio della Modernità Letteraria) 17-19 giugno 2021 tenutosi a Roma).

"Delitto di Stato" di Maria Bellonci. «Il romanzo dei rapporti di forza»

Francesca Rubini
2023

Abstract

Scenario remoto ma decisivo nei "Promessi sposi", la guerra di successione del ducato di Mantova (1628-1630) è riscoperta nella prima opera «tutta d’invenzione» di Maria Bellonci, "Delitto di Stato" (1972-1981). Cambia la prospettiva, interna alla città assediata, e cambiano i «rapporti di forza» (Calvino, 1973) che muovono la narrazione: il potere in ascesa dei moderni Stati Nazionali (impegnati nella Guerra dei Trent’anni) e il potere fatiscente dell’esausta Signoria dei Gonzaga, svuotata del suo rilievo politico, inerme di fronte alle ambizioni straniere, fantoccio che si perpetua nell’iconologia dei suoi passati splendori. Su tutto e contro tutto agisce la forza della determinazione individuale: il Conte Striggi, emblema delle virtù spirituali e civili del cortigiano, difende la ragione di Stato oltre ogni scrupolo morale e rifiuta l’irrilevanza dell’istituzione che serve. Affermando una fede assoluta in quell’ideale di dignità, di intelligenza e di grazia che il potere signorile aveva lungamente espresso, il personaggio si oppone con la sola volontà alla sentenza della Storia, mentre la sua «verità umana» coincide tragicamente con la conservazione stessa di quel potere.
2023
Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. XXII Convegno Internazionale della MOD (Società per lo Studio della Modernità Letteraria) 17-19 giugno 2021
Maria Bellonci, romanzo storico
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
"Delitto di Stato" di Maria Bellonci. «Il romanzo dei rapporti di forza» / Rubini, Francesca. - (2023), pp. 111-118. (Intervento presentato al convegno Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. XXII Convegno Internazionale della MOD (Società per lo Studio della Modernità Letteraria) 17-19 giugno 2021 tenutosi a Roma).
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